Metabo ha da sempre un orientamento internazionale: Albrecht Schnizler, quando inventa nel 1923 il trapano "Metallbohrdreher", pensa già alle esportazioni. La sua strategia guarda fin da subito all'estero. Già la prima grande commessa del 23 luglio 1923 relativa a 500 trapani "Metallbohrdreher" del tipo 18 è destinata al mercato inglese.
Dopo la guerra e la ricostruzione, l'internazionalizzazione prende slancio. A partire dagli anni 1970, in particolare, Metabo si espande con grande successo in nuovi mercati su tutti i continenti.
E Metabo opera sempre con un principio fondamentale: i dipendenti ascoltano prima di tutto le persone e tengono conto delle loro esigenze. Infatti, in altri Paesi le cose si fanno in modo diverso. Oltre alle tensioni della rete elettrica e ai tipi di prese, cambiano anche le tecniche di lavoro, gli standard di sicurezza, i materiali, la formazione o semplicemente le preferenze culturali, a volte con grandi differenze rispetto alle consuetudini dell'artigianato nazionale.
Fin dall'inizio Metabo interpreta dunque l'internazionalizzazione non solo come la creazione di una rete di vendita mondiale. Presso la sede centrale di Nürtingen si punta piuttosto a fare leva sullo spirito inventivo svevo per comprendere le esigenze degli operatori di altre parti del mondo e per trovare delle soluzioni intelligenti e pratiche – per andare incontro alle particolarità ergonomiche e alle abitudini tipiche dei vari Paesi. E le differenze non mancano. Ecco un esempio: mentre i professionisti europei preferiscono i seghetti alternativi con l'impugnatura compatta, i colleghi statunitensi lavorano quasi esclusivamente con la variante con impugnatura a staffa.
Lo slogan per il 100° anniversario è molto chiaro: Building our World. Together.